Versi irriverenti in bilico su un uso tutto personale del napoletano, che si miscela al francese e all’inglese creando un’atmosfera vocale e sonora estremamente femminile.
Siènte ‘e rrise, letteralmente “Senti che risate”, è un brano che fa leva su immagini spiritose e sensuali per raccontare la complicità divertita, smaliziata e improvvisata tra due amanti.
“Sono cresciuta nel centro storico di Napoli, dove le parole dei commercianti sembrano confondersi con l’aria, i pensieri e i colori. In questa jungla onomatopeica quotidiana mi diverte giocare con la realtà e la fantasia; mi piace piegare i suoni del mio dialetto in base alle mie esigenze artistico-narrative.
In particolare l’idea per questo brano mi è sbocciata nel petto mentre rispondevo sovrappensiero a mia madre “Siènte ‘e rrise” e subito la mia immaginazione si è arrampicata su una visione precisa, ho preso la mia strumentazione e sono scivolata in un mood “sfuttitore” e provocatorio… leggero! La leggerezza, intesa come consapevole e intelligente elasticità, secondo me è la chiave per la libertà”.
Siènte 'e rrise